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Avviso di Accertamento: Cos’è, Tipologie e Cosa Fare

A seguito dei controlli eseguiti periodicamente dall’Agenzia delle Entrate, potrebbero risultare incongruità nel pagamento delle imposte tributarie e, quindi, delle posizioni fiscali. Se ciò dovesse verificarsi, il contribuente diventerebbe destinatario dell’avviso di accertamento. Di cosa si tratta? I dettagli nell’approfondimento.

Il problema dell’evasione fiscale è noto a tutti. Purtroppo si tratta di un fenomeno molto presente anche nel Bel Paese. Al fine di arginare la sua espansione, ogni anno l’Amministrazione Finanziaria si occupa del controllo della correttezza delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, siano essi persone fisiche o imprese. In caso di posizioni debitorie da sanare, è compito dell’Agenzia delle Entrate notificare l’irregolarità attraverso l’emanazione dell’avviso di accertamento.
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Che cos’è l’avviso di accertamento?

Si tratta di un atto ufficiale mediante il quale l’ufficio competente notifica in modo formale la pretesa tributaria al contribuente. L’emanazione dell’avviso di accertamento deve rispettare le seguenti condizioni, pena la nullità dello stesso.

  • Avere una motivazione documentata
  • Indicare gli imponibili accertati e le aliquote applicate
  • Presentare il valore delle imposte liquidate, sia al lordo sia al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute d’acconto
  • Evidenziare l’ufficio competente presso cui richiedere informazioni e il nominativo del responsabile dell’atto
  • Riportare le modalità e i termini di pagamento
  • Segnalare l’organo giurisdizionale a cui è possibile ricorrere.

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I termini per la consegna dell’avviso di accertamento

La notifica del suddetto avviso deve avvenire nel rispetto dei seguenti termini.

  • entro il 31 dicembre del quinto anno in cui è stata inviata la dichiarazione
  • entro il 31 dicembre del settimo anno in cui si sarebbe dovuto inviare la dichiarazione

Avviso di accertamento tipologie: quali sono?

Esistono differenti tipologie di avviso di accertamento, sia esso riguardante le imposte dei redditi, dell’IVA o dell’IRAP. Nello specifico, l’avviso di accertamento è definito secondo il metodo di analisi condotto:

ANALITICO

Il controllo e la rettifica riguardano le singole componenti attive e passive del reddito dell’azienda, dei liberi professionisti e delle persone fisiche ed è eseguito in modo diretto dall’Agenzia delle Entrate. L’Amministrazione finanziaria verifica se i conti presentati dal contribuente in fase di dichiarazione sono corretti e se sono stati puntualmente eseguiti tutti i pagamenti. Il controllo è effettuato voce per voce (in modo analitico) su l’intera dichiarazione dei redditi.

ANALITICO INDUTTIVO

Eseguito durante un’ispezione contabile, evidenzia l’inesattezza e la falsità degli elementi inseriti nella dichiarazione dei redditi. Il controllo si basa sull’analisi di bilancio e può essere fondato anche su sole presunzioni, purché precise, gravi e concordanti. Si tratta, dunque, di una contestazione dell’evasione d’imposta sulla base di presunzioni semplici, a seguito di indizi rivelatori.

INDUTTIVO

Metodo di analisi fondato su presunzioni prive dei requisiti di precisione, gravità e concordanza. La Legge ammette tale contestazione solo in caso di gravi inadempienze del contribuente. Ne sono un esempio l’omessa dichiarazione, l’inattendibilità della contabilità, la mancata indicazione del reddito, l’inottemperanza del contribuente ai solleciti dell’Agenzia delle Entrate, la mancata presentazione degli studi di settore, la differenza superiore al 15% (o a 50.000 euro) tra i ricavi previsti dagli studi di settore e quelli previsti sui dati della dichiarazione.

SINTETICO

Si tratta di un metodo basato sul calcolo del reddito complessivo del contribuente congiuntamente alla sua capacità di spesa. Si definisce reddito sintetico l’elaborazione delle spese sostenute nel periodo d’imposta, considerando il nucleo familiare e l’ambito territoriale di appartenenza. In altre parole, la verifica avviene nel momento in cui il reddito dichiarato non è considerato adeguato al tenore di vita condotto dal contribuente e dalla sua famiglia.

ATTENZIONE: gli eventuali rimborsi per le spese ordinarie non possono riferirsi a costi diversi da utenze e spese condominiali, pena l’inquadramento del contratto nell’ambito della locazione, con le conseguenti modifiche dal punto di vista fiscale e civilistico.

Rischi comodato d'uso gratuito immobile

In caso di urgenza o bisogno imprevisto, il comodatario è tenuto a restituire l’immobile al comodante, correndo il rischio di rimanere dall’oggi al domani senza una sistemazione.
Inoltre, se nel contratto di comodato d’uso gratuito immobile non è specificata alcuna data di fine accordo, il comodante può esigere in qualsiasi momento e senza preavviso la restituzione della casa. In questi termini, si parla di contratto di comodato precario (disciplinato dall’articolo 1810 del Codice Civile).

Comodato d'uso gratuito immobile modello

Non esiste un modello predefinito di contratto di comodato d’uso gratuito immobile. In linea generale, devono essere presenti tutti i dati riportati nella seguente bozza, e che possono essere integrati e personalizzati a seconda dei casi.

Avviso di accertamento Agenzia delle Entrate: notifica

Dal 1° ottobre 2011 gli avvisi di accertamento Agenzia delle Entrate sono considerati esecutivi. Essi devono comprendere l’intimazione ad adempiere all’obbligo di versamento delle somme in essi riportati o un terzo delle maggiori imposte accertate nel caso in cui il contribuente si voglia affidare al giudizio delle Commissione tributaria. Gli avvisi di accertamento diventano esecutivi quando il termine ultimo per il ricorso scade. Essi, inoltre, devono obbligatoriamente evidenziare che trascorsi 30 giorni dal termine per il versamento degli importi spettanti, la riscossione delle somme richieste sarà affidata agli agenti della riscossione.
In virtù dell’essere un avviso di accertamento esecutivo, l’Agenzia delle Entrate, qualora il contribuente inadempiente non pagasse e non facesse ricorso, potrebbe rivalersi sui beni immobili della persona, mediante esproprio.
Se l’avviso di accertamento è relativo a uno dei seguenti punti, esso è certamente esecutivo:

  • Imposte dirette (IRPEF, IRES, IRI)
  • IRAP
  • IVA
  • Ritenute
  • Imposte sostitutive

Se, invece, è relativo a uno di questi altri punti, esso non è considerato esecutivo:

  • Contributi INPS
  • Imposta di registro
  • Imposta sulle successioni e donazioni
  • Tributi locali (TARI, ecc.)
  • Altre entrate non tributarie

La notifica dell’avviso di accertamento

Si distinguono due principali canali di notifica degli avvisi di accertamento:

a) Società, ditte individuali, professionisti iscritti a un Albo
La notifica dell’avviso di accertamento avviene solo per mezzo di Posta Elettronica Certificata a opera dell’Agenzia delle Entrate.

b) Persone fisiche e privati
La notifica dell’avviso di accertamento avviene solo tramite un messo notificatore.

Avviso di accertamento fac simile

Ogni avviso di accertamento contiene informazioni relative al contribuente inadempiente e i dettagli sulla sua posizione fiscale. Non esiste, dunque, un fac simile generico. Possiamo però affermare che tutti gli avvisi di accertamento devono contenere i seguenti elementi per essere validi:

  • Tutti i riferimenti della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate che lo ha emesso;
  • Elenco delle imposte omesse accompagnate da relativa motivazione;
  • Termini di pagamento;
  • Termini di ricorso.

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Alice Bertolio
da Alice Bertolio
pubblicato il: 22.03.2024
aggiornato il: 22.03.2024

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