Bonus Stufa a Pellet 2021: Cos’è, Come Funziona e Requisiti
Confermato il Bonus Stufa a Pellet 2020 come parte delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e risparmio energetico: anche quest'anno, se acquisti un sistema di riscaldamento a pellet potrai risparmiare sulle imposte.
In questa guida trovi tutte le istruzioni per usufruire del beneficio:
- Come Funziona il Bonus Stufa a Pellet 2020
- Alternativa 1: Risparmiare sulla Stufa a Pellet con l’Ecobonus
- Alternativa 2: Risparmiare sulla Stufa a Pellet con la Ristrutturazione
- Come Pagare e Quali Documenti Conservare
Come Funziona il Bonus Stufa a Pellet 2020
La stufa a pellet è considerato un prodotto ecologico, poiché il pellet è ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno e non è necessario l’abbattimento di nuovi alberi per alimentarla.
Rispetto ad una stufa tradizionale presenta tutta una serie di vantaggi, che vanno dalla facilità di manutenzione all’assenza di emissioni di fumo, dall’economicità del combustibile alla sua praticità (non serve trasferirlo dalla legnaia all’abitazione, ma può essere acquistato a pacchi e tenuto in casa).
Cosa non meno importante, acquistare una stufa a pellet apre l’accesso a due diversi incentivi statali:
- l’Ecobonus, ovvero la detrazione prevista per gli interventi di risparmio energetico
oppure
- Il Bonus Ristrutturazioni.
Entrambi ti consentono di risparmiare sull’Irpef tramite una detrazione fiscale; ma quale dei due conviene di più?
Non si può dare una risposta a priori: la convenienza va calcolata in base alla specifica situazione fiscale di ogni contribuente.
Non sai come funzionano le detrazioni? Leggi quest’articolo.
Alternativa 1: Risparmiare sulla Stufa a Pellet con l’Ecobonus
Se la stufa a pellet contribuisce a migliorare il livello di efficienza energetica dell’abitazione puoi richiedere l’Ecobonus, che corrisponde a una detrazione del 65% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione. Il limite massimo di spesa su cui calcolare l’Ecobonus è di 30.000 euro; la detrazione andrà ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Perché tu possa accedere all’Ecobonus, la stufa deve:
- avere un’efficienza di conversione non inferiore all’85% (come stabilito nel punto 1 dell’Allegato 2 del D.Lgs. 28/2011)
- aver ottenuto la certificazione ambientale di cui al Decreto Ministeriale 07/11/2017 n. 186, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 294 del 18/12/2017
- rispettare i limiti di emissione fissati dal Decreto Legislativo 152/2006 o dalle delibere regionali
- essere alimentata con biomasse (pellet) conformi alla norma UNI EN ISO17225-2
- rispettare i limiti di transmittanza termica fissati dal Decreto Legislativo 192/2005.
Alternativa 2: Risparmiare sulla Stufa a Pellet con la Ristrutturazione
L’altra opzione è una detrazione del 50% del costo della stufa a pellet, che puoi richiedere se l’acquisto e l’installazione della stessa avviene nell’ambito di un intervento agevolabile con il bonus ristrutturazioni.
In questo caso, la detrazione va calcolata su una spesa massima complessiva di 96.000 euro; lo sconto sull’Irpef sarà scomputato in 10 rate annuali di pari importo.
IMPORTANTE
A prescindere dall’incentivo richiesto (Ecobonus o Bonus Ristrutturazioni), hai l’obbligo di:
- fare installare la caldaia da un tecnico qualificato e abilitato a rilasciare il certificato di conformità sulle capacità termiche del prodotto
- trasmettere la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Come Pagare e Quali Documenti Conservare
Per ottenere le agevolazioni fiscali sulla stufa a pellet dovrai ricordarti di pagare esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, che riporti:
- i tuoi dati anagrafici e quelli del venditore (compresi codice fiscale e partita IVA)
- una causale di versamento dettagliata, con tutti i riferimenti all’incentivo richiesto.
I documenti da conservare per eventuali accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sono:
- certificati di conformità del produttore e/o dell’installatore
- fatture dettagliate
- copia della comunicazione Enea
- ricevute dei bonifici “parlanti”.