Detrazioni Acquisto Prima Casa 2020: Scopri se ti Spettano e Come Ottenerle
Hai chiesto un mutuo per acquistare la tua prima casa?
Puoi scaricare dalle tasse il 19% degli interessi passivi, ovvero quelli che paghi alla banca in funzione del prestito, più una serie di altre spese accessorie, indispensabili per ottenere il mutuo. Ma come funziona nel dettaglio?
In quest’articolo spiegheremo come funziona questo “sconto sulle tasse” previsto per chi fa la dichiarazione dei redditi. Con Taxfix, peraltro, fai il tuo 730 online in tutta comodità dal computer di casa o smartphone.
In alcuni casi, potrai detrarre dall’Irpef anche gli interessi sui mutui stipulati per l’acquisto di immobili diversi dall’abitazione principale, o per le spese di ristrutturazione.
Ecco come funzionano le detrazioni e come ottenerle.
Indice
- Interessi passivi mutuo: quanto posso detrarre dalle tasse?
- Spese mutuo: oltre agli interessi, quali altri oneri posso detrarre?
- Detrazione interessi mutuo: dopo averla calcolata, come faccio a ottenerla?
- Le altre spese che ti fanno risparmiare sulle imposte
Interessi passivi mutuo: quanto posso detrarre dalle tasse?
Per sapere se puoi effettivamente scaricare gli interessi del mutuo e in che misura, devi tenere conto di tre fattori:
Andiamo con ordine!
In questa tabella trovi tutti i casi in cui è possibile detrarre la spesa per gli interessi passivi del mutuo, suddivisi per data e motivo della stipula.
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INTERESSI PASSIVI DETRAIBILI DALL’IRPEF
Prima del 1993 | Nel 1997 | Dal 1998 | |
---|---|---|---|
Mutuo per acquisto abitazione principale | ✓ | ✓ | ✓ |
Mutuo per costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale | ✓ | ||
Mutuo per manutenzione, restauro e ristrutturazione di qualsiasi edificio, compresa l’abitazione principale | ✓ | ||
Mutuo su immobili diversi dall’abitazione principale | ✓ |
Rientri in uno di questi casi? Bene!
Usa la prossima tabella per verificare il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione.
Data e motivo di stipula del mutuo | Tetto massimo di spesa per interessi passivi (su cui calcolare il 19% di detrazione) |
---|---|
Mutuo per acquisto dell’abitazione principale, contratto in qualsiasi data | 4.000 € |
Mutuo contratto dal 1998 per costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale | 2.582,28 € |
Mutuo contratto nel 1997 per manutenzione, restauro e ristrutturazione (anche per abitazioni diverse da quella principale) | 2.582,28 € |
Mutui contratti prima del 1993 (anche per abitazioni diverse da quella principale) | 2.065,83 € |
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Nota bene: la detrazione degli interessi passivi del mutuo è cumulabile con quella per le ristrutturazioni edilizie.
Vuoi fare la dichiarazione dei redditi? Occhio alla scadenza 730 prevista per quest’anno.
Spese mutuo: oltre agli interessi, quali altri oneri posso detrarre?
Oltre agli interessi passivi, con il 730 puoi scaricare diverse altre spese connesse al tuo mutuo.
Ecco l’elenco completo degli oneri detraibili:
Potrai detrarre il 19% del totale degli interessi passivi e delle spese sopra elencate, per un massimo di spesa di 4.000 Euro.
Poiché il tetto massimo di spesa è fissato per legge, di fatto non potrai scaricare più di 760 Euro.
Capiamo meglio il perché calcolando la detrazione nei vari casi possibili.
Prendiamo, ad esempio, il caso di mutuo per acquisto dell’abitazione principale.
In questo caso, la detrazione corrisponderà al 19% di quanto hai effettivamente pagato.
Se ad esempio hai speso 3.000 Euro, potrai detrarre 570 Euro (che è appunto il 19% di 3.000) dall’Irpef lorda.
Da 4.000 Euro di spesa in su, la detrazione che ti spetta sarà sempre di 760 Euro (che è il 19% di 4.000 Euro).
Anche se spendi più di 4.000 Euro, infatti, non potrai calcolare la detrazione sull’importo totale, perché 4.000 Euro è il massimo della spesa ammessa in detrazione.
Detrazione interessi mutuo: dopo averla calcolata, come faccio a ottenerla?
Dal 1° gennaio 2020, per detrarre le spese sull’acquisto della prima casa devi rispettare l’obbligo di tracciabilità previsto dalla legge: in altre parole, devi effettuare il pagamento delle spese mediante metodi tracciabili, come bonifici bancari o postali, carte di credito, di debito e prepagate o assegni bancari e circolari.
Le spese pagate in contanti non sono detraibili.
Puoi richiedere la detrazione che ti spetta quando presenti la dichiarazione dei redditi, compilando l’apposita voce nel modello 730.
In questo modo otterrai un vero e proprio sconto sull’Irpef.
Hai già la tua Certificazione Unica (CUD) oppure ne hai più di una? Scopri se sei obbligato a fare la dichiarazione.