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L'importanza nascosta della Certificazione Unica

Francesco
17. Aprile 2023

La Certificazione Unica si riceve una volta all’anno, ma il più delle volte rimane nel cassetto. Vediamo perché è importante e come usarla.

Ok, è il momento di fare la Dichiarazione dei redditi. Si tratta di un documento con cui il datore di lavoro “dichiara”, appunto, quanti redditi hai percepito nell’anno precedente.

Chi fa la Dichiarazione nel 2023, per esempio, dice allo Stato quanti soldi ha guadagnato (e quanti ne ha spesi per eventuali Detrazioni) dal primo gennaio al 31 dicembre 2022.

Perché si fa la Dichiarazione

Lo scopo della Dichiarazione è duplice:

  1. pagare le tasse come ogni buon cittadino
  2. certificare quelle spese che danno diritto alle Detrazioni e alle deduzioni, in modo da risparmiare sulle tasse (spese mediche, mutuo, affitto, ristrutturazioni e così via).

La Dichiarazione è insomma il momento dell’anno in cui ognuno di noi si siede e “fa i conti” (in senso buono) con lo Stato.

Come facciamo a sapere quanti soldi abbiamo guadagnato?

Ora, per tutti noi il primo passo per Dichiarare i redditi ricevuti l’anno precedente è sapere quanti sono stati. Cioè sapere esattamente quanti sono i soldi che abbiamo guadagnato grazie al nostro lavoro. Impossibile, e inevitabilmente impreciso, metterci a fare i conti da soli recuperando tutte le buste paga.

La Certificazione Unica ci dice quanto abbiamo guadagnato

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Per questo, entra in gioco la Certificazione Unica (prima si chiamava Cud). Come dice il nome, è:

  • un documento “unico” (di solito un file Pdf)
  • che “certifica” i redditi presi

Chi ci invia la Certificazione Unica

Il documento viene scritto dal datore di lavoro, o comunque qualunque azienda che faccia pagamenti a dei dipendenti o collaboratori. Perciò, se l’anno scorso hai lavorato per qualcuno, preparati. Più o meno entro fine marzo, dovresti ricevere in mail da ciascun tuo datore di lavoro con la sua Certificazione Unica.

Cosa contiene la Certificazione Unica

Sarà un documento cartaceo o in formato Pdf di poche pagine che contiene:

  • i tuoi dati anagrafici
  • i redditi che quel datore di lavoro ti ha dato
  • le tasse o i contributi che il datore di lavoro ha pagato direttamente per te, come per esempio l’Irpef o i contributi previdenziali. In burocratese si chiamano le “ritenute”, visto che in fondo il datore di lavoro ha “trattenuto” quei soldi, dandoli direttamente allo Stato.

A cosa serve la Certificazione Unica

Lo scopo della Certificazione Unica è doppio.

  1. Tu lavoratore puoi verificare la somma degli stipendi e dei compensi ricevuti
  2. Puoi verificare che il datore di lavoro ha versato tutte le tasse dovute (se non l’ha fatto, c’è un problema).

A proposito, qui puoi scoprire perché c’è tanta differenza tra il tuo stipendio lordo e netto.

Quante Certificazioni si ricevono ogni anno?

Se sei un dipendente di un’azienda, riceverai soltanto una Certificazione Unica, in questo caso fare la dichiarazione dei redditi non è obbligatorio, ma spesso ti conviene per scaricare le spese con le detrazioni e deduzioni.

Se l’anno precedente hai fatto più lavori (o hai avuto periodi di disoccupazione), ne riceverai diverse: in questo caso fare la dichiarazione è obbligatorio. Una volta che le avrai ricevute tutte, sei già a metà della Dichiarazione dei redditi. A quel punto non ti resta che inserire tutti i redditi e soprattutto le spese che ti permettono di accedere alle Detrazioni e alle deduzioni, in modo da risparmiare soldi a aiutare lo Stato a calcolare il giusto ammontare di tasse da pagare.

Facciamo un esempio con più Certificazioni

Giovanni, videomaker, nel 2022 ha lavorato come dipendente part time per tre aziende: Netflix, Rai e Mediaset (vabbé, Giovanni è molto bravo). Entro marzo 2023, riceverà in mail tre email dai reparti commerciali di ciascuna delle tre aziende, con oggetto: Certificazione Unica 2023.

L’allegato di ciascuna mail sarà un file pdf in cui ciascuna azienda certificherà i compensi di Giovanni, le ritenute e i contributi previdenziali versati.

Immaginiamo che Giovanni riceverà:

  1. una Certificazione Unica da Netflix in cui c’è scritto che ha ricevuto 5.000 € di compensi
  2. una dalla Rai in cui ne ha ricevuti 10.000 €
  3. una da Mediaset in cui ne ha ricevuti 15.000 €.

Al momento della Dichiarazione, quelle Certificazioni si sommeranno, in modo da fare il reddito totale da dichiarare di Giovanni:

5.000 € + 10.000 € + 15.000 € = 30.000 € di redditi nel 2022

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