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Dichiarazione dei Redditi 2023, guida alle novità: su IRPEF, bonus, detrazioni e deduzioni

Quali sono le novità per la Dichiarazione dei Redditi del 2022 da compilare nel 2023? Ecco le più importanti! Come ogni anno ci sono  alcune novità riguardo alla Dichiarazione dei Redditi. Tra le principali: la riforma IRPEF e alcuni nuovi bonus tra cui casa e affitti.  
Fai il controllo fiscale ora!

Nuovi scaglioni IRPEF 

I nuovi scaglioni IRPEF sono tra i più importanti cambiamenti del 2022 in materia fiscale.
Le modifiche si applicano ai redditi ricevuti a partire dal 1° gennaio 2022.

Nella Dichiarazione dei Redditi che farai quest’anno, quindi, l’IRPEF verrà calcolata con le nuove percentuali, come da tabella qui sotto:

Scaglioni di reddito e aliquote IRPEF
Fino al 2021  Dal 2022
Fino a 15.000 €  23%  Fino a 15.000 €  23%
Oltre 15.000 € fino a 28.000 €  27%  Oltre 15.000 € fino a 28.000 €  25%
Oltre 28.000 € fino a 55.000 €  38%  Oltre 28.000 € fino a 50.000 €  35%
Oltre 55.000 € fino a 75.000 €  41%  Oltre 50.000 €  43%
Oltre 75.000 € 43%

 

Vediamo le differenze rispetto al passato con alcune simulazioni.



Fiscalese spiegato bene
L’Irpef è la tassa che si applica ai redditi ricevuti durante l’anno da dipendenti, pensionati, cassa integrati, ecc. Viene calcolata in percentuale, sulla base di scaglioni che si applicano in base all’ammontare del tuo reddito. L’Irpef è una tassa “progressiva” in quanto la percentuale non è fissa, ma varia appunto in base allo “scaglione” in cui ricadi. Dal 2022 gli scaglioni sono 4, mentre prima erano 5.

La scadenza per presentare il 730 è il 2 Ottobre

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TIR: il bonus aggiuntivo da 1.200 euro

Lo sappiamo bene: gli acronomi fiscali sono spesso incomprensibili… e il nuovo bonus non è certo da meno! Si chiama TIR e nel 2022 ha cambiato un po’ faccia rispetto agli anni scorsi.
TIR sta per “Trattamento Integrativo al Reddito” e, di fatto, ha sostituito il famigerato (e senza acronimi) “Bonus Renzi” di 80 € mensili.

Cosa prevede il bonus TIR: se sei dipendente, in cassa integrazione, se hai percepito la disoccupazione o eri in stage e il tuo reddito annuo non supera i 15.000 € lordi hai diritto a un bonus di 100 € mensili direttamente in busta paga.
Se il tuo reddito è superiore ai 15.000 € ma comunque inferiore ai 28.000 €, il bonus potrebbe sì spettarti, ma essere inferiore ai 100 € mensili. Se la tua situazione è questa, vista la complessità della materia, il nostro consiglio è quello di chiedere al datore di lavoro di non applicarlo in busta paga: non preoccuparti, se il bonus ti è dovuto, riceverai comunque i soldi con la dichiarazione dei redditi! Ecco un altro importante motivo per cui fare la dichiarazione!

Proviamo a spiegarlo meglio: se nell’anno guadagni complessivamente più di 15.000 € ma meno di 28.000 € hai diritto al bonus TIR a patto che la somma delle detrazioni spettanti (detrazioni lavoro dipendente, familiari a carico, detrazioni per ristrutturazioni, mobili ed ecobonus etc.) sia superiore all’imposta lorda.

Ecco un esempio concreto:
Se la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 5.500 €, mi spetteranno 500 € di bonus Irpef. Invece, se la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 6.500 €, prenderò 1.200 euro di bonus Irpef (1.200 € è l’importo massimo consentito) e non 1.500 €.

Semplice no? 🤯Se hai dubbi quindi, è meglio fare come ti abbiamo consigliato, perché solo al momento di fare la dichiarazione puoi finalmente verificare a quanto ammontano tutte le detrazioni, e vedere se ti spetta il bonus TIR e a quanto ammonta.

Per ricevere questo bonus non serve compilare nessuna domanda, ma come detto è possibile rinunciare al trattamento comunicandolo al proprio datore di lavoro o all’INPS.

Il TIR è stato confermato anche per il 2023, vedremo poi a fine dicembre 2023 se sopravviverà e se rimarrà valido anche nel nuovo anno.

Bonus affitto ai giovani esteso di 1 anno

La legge di bilancio 2022 ha previsto un potenziamento della detrazione che spetta ai giovani inquilini che stipulano un contratto di locazione e stabiliscono la residenza nell’immobile affittato. L’agevolazione riguarda i giovani:

  • di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti (in precedenza spettava fino ai 30 anni);
  • con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 €

Dal 1° gennaio 2022, la detrazione spetta:

  • per i primi 4 anni di durata contrattuale (fino al 31 dicembre 2021 gli anni erano 3);
  • a condizione che l’abitazione affittata sia diversa dall’abitazione principale dei genitori;
  • anche se l’affitto riguarda una porzione dell’immobile, ad esempio una stanza;
  • l’immobile per cui spetta l’agevolazione deve essere adibito a residenza (la versione precedente prevedeva che l’immobile fosse adibito ad “abitazione principale” dello stesso);

L’importo della detrazione IRPEF spettante, dal 1° gennaio 2022, è pari a:

  • 991,60 €
  • oppure se superiore, al 20% dell’ammontare del canone di locazione e comunque entro il limite massimo di 2.000 € di detrazione

Ad esempio, in caso di contratto con canone annuo stabilito a 12.000 € (1.000 euro al mese), si ha diritto alla detrazione massima di 2.000 €, in quanto il 20 per cento di 12.000 € (pari a 2.400 €) supera l’importo massimo riconoscibile come detrazione; invece, per un canone annuo di 4.200 € (350 euro al mese), il bonus spetta nella misura minima di 991,60 €, poiché il 20 per cento di 4.200 € (pari a 840 €) è inferiore all’importo minimo riconoscibile.

La detrazione è rapportata al periodo dell’anno in cui l’immobile è affittato, quindi se l’affitto dura metà anno, la detrazione spetterà per metà.

Detrazioni per la casa

Potrai continuare a scaricare le spese per affitto e mutuo.

Tra le principali novità, oltre alla proroga anche per l’anno 2022 delle detrazioni fiscali per interventi sulla casa, ricorda che:

  • Se hai acquistato nel corso del 2022 arredamento e/o elettrodomestici (“bonus mobili”) ricorda che il massimale di spesa è di 10.000 € per il 2022 e si abbasserà però nei prossimi anni fino a 8.000 € per il 2023 e fino a 5.000 € per il 2024).
  • È stato introdotto un credito d’imposta per i sistemi di accumulo in impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili (ad esempio i pannelli fotovoltaici) per spese sostenute nel 2022. L’importo del credito non è ancora stato stabilito dall’Agenzia delle Entrate ed è però legato alla presentazione di una specifica richiesta da inviare entro il 31 marzo 2023; è ancora valido il credito d’imposta per l’installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo per l’acqua potabile domestica per spese fino a 1.000 €.

Più in generale, oltre alle novità che ti abbiamo elencato nello specifico, considera che esistono detrazioni applicabili a:

  • miglioramenti riguardanti l’efficienza energetica
  • ristrutturazioni di vario genere

L’esperto Taxfix consiglia

Le modalità di accesso a bonus e superbonus riguardanti la casa non sono per niente semplici, variano da caso a caso e richiedono una certa conoscenza di norme e decreti.
Ti consiglio di parlarne sempre con un esperto fiscale.

Detrazioni per famiglia e salute

Come sempre potrai scaricare le spese mediche per farmaci, ticket, visite, ricoveri etc., per asili / scuole / università, collaboratori domestici e assegni di mantenimento, assicurazioni sulla vita e spese funebri.

Inoltre:

    • potrai scaricare anche le spese veterinarie sostenute per i tuoi animali per un importo massimo di 550 €
    • è ancora valido il bonus musica: se il tuo reddito complessivo non supera i 36.000 € e hai sostenuto spese per i tuoi figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni per scuole di musica riconosciute come tali, puoi scaricare fino a 1.000 € per ogni figlio/a
    • se hai trasferito la tua residenza per motivi di lavoro ad oltre 100 km cambiando regione e il tuo reddito non supera i 30.987 € complessivi, hai diritto a una detrazione
  • è stato introdotto un credito d’imposta per le spese sostenute da pazienti in situazioni di difficoltà (per patologie croniche o disabilità fisiche) per lo svolgimento di attività fisica adattata. L’importo del credito non è ancora stato stabilito dall’Agenzia delle Entrate ed è però legato alla presentazione di una specifica richiesta da inviare entro il 15 marzo 2023.

Come affrontare il 730 nel 2023

Come avrai capito tutte queste novità devono essere correttamente applicate alla Dichiarazione dei Redditi. Per poter accedere alle agevolazioni, in modo particolare, è importante sapere quali documenti presentare e come.

Puoi scegliere di fare il 730 in autonomia tramite il modello precompilato disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma se non hai esperienza o se non parli il fiscalese potrebbe diventare un’impresa impossibile. (Per saperne di più, puoi leggere la nostra guida al modello precompilato)

La maggior parte delle persone, però, sceglie di affidarsi a chi è più esperto in materia: CAF, studi di commercialisti o servizi online come Taxfix.

Andrea
da Andrea
pubblicato il: 13.02.2023
aggiornato il: 13.03.2023

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