Controlli Fiscali 2024: tutte le risposte

I controlli fiscali del 2024 comprendono diverse tipologie, tutte volte a contrastare l’evasione e assicurare la corretta osservanza delle regole in materia di tasse:

1. 1. Controllo Automatico: un tipo di controllo effettuato dall’autorità finanziaria attraverso sistemi informatici. Confronta le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti con i dati disponibili nel sistema, come ad esempio le informazioni fornite da banche, datori di lavoro e altri enti. Questo controllo mira a individuare discrepanze o incongruenze tra i dati dichiarati e quelli presenti nel sistema, senza effettuare una valutazione approfondita dei meriti della dichiarazione.
   2. Controllo Formale: riguarda la verifica della correttezza e completezza dei documenti e delle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti. Questo tipo di controllo si concentra sulla conformità agli obblighi formali previsti dalla legge, come la corretta compilazione dei modelli e la presentazione nei termini stabiliti. Durante il controllo formale, l’autorità fiscale verifica che la documentazione sia in regola dal punto di vista tecnico e amministrativo. Facciamo un esempio concreto: se il contribuente ha indicato nella propria dichiarazione i dati per fruire della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e l’Agenzia delle Entrate lo invita a presentare la documentazione attestante il sostenimento delle spese (fatture, bonifici, ecc.) si è in presenza di un controllo formale.
   3. Controllo di Merito (o controllo sostanziale): consiste nella valutazione approfondita delle informazioni e dei documenti presentati dai contribuenti. In questo tipo di controllo, l’autorità fiscale esamina il contenuto e la veridicità delle dichiarazioni, confrontando le informazioni fornite con la situazione reale del contribuente. In via generale, i controlli sostanziali sono realizzati mediante accessi, ispezioni o verifiche presso i contribuenti, mediante questionari, o con la convocazione del contribuente presso l’ufficio, per acquisire ulteriori elementi istruttori o per instaurare il contraddittorio. Sulla base degli elementi acquisiti, l’Agenzia delle Entrate informerà il contribuente dei maggiori importi da pagare con l’avviso di accertamento.

In sintesi, il controllo automatico si basa su confronti automatici di dati, il controllo formale verifica la correttezza dei dati e redditi inseriti in dichiarazione tramite un riscontro documentale, mentre il controllo di merito è una verifica ancora più approfondita e valuta il contenuto e la veridicità delle informazioni fornite dai contribuenti tramite attività ispettiva.

Le nuove regole del 2024 mirano a rendere il sistema fiscale più trasparente e accessibile tramite:

• una maggiore digitalizzazione: l’uso di strumenti digitali semplifica le procedure e favorisce la comunicazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate.
• maggiori informazioni sui controlli: i contribuenti saranno informati in modo più chiaro e dettagliato sulle ragioni dei controlli e sulle modalità di svolgimento.
• una maggiore flessibilità: le regole si adattano meglio alle esigenze dei contribuenti, garantendo un approccio più personalizzato.

Le comunicazioni di irregolarità vengono inviate secondo i seguenti metodi:

• Raccomandata A/R: La comunicazione viene spedita al domicilio fiscale del contribuente che ha presentato la dichiarazione. Questo metodo garantisce una tracciabilità e una prova dell’avvenuta consegna.
• Posta Elettronica Certificata (PEC): Viene inviata all’indirizzo risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC).
• Canale Entratel: La comunicazione viene trasmessa tramite il canale Entratel all’intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione. Questo canale è utilizzato per comunicazioni telematiche con l’Agenzia delle Entrate.

Questi metodi assicurano una corretta notifica delle irregolarità riscontrate e offrono diverse opzioni per la ricezione delle comunicazioni da parte del contribuente o del suo intermediario.

Se ti trovi in una situazione di irregolarità, è importante agire prontamente.
Queste sono le regole da seguire:

1. Se si tratta di un controllo automatico
   La regolarizzazione delle comunicazioni sui controlli automatici deve avvenire entro 30 giorni dalla ricezione della prima lettera o di quella finale, se viene cambiato l’importo dovuto dopo una verifica. Puoi regolarizzare pagando le tasse, gli interessi e una multa ridotta a 1/3 di quella normale per il ritardo nel pagamento delle imposte. Se ricevi un avviso tramite l’intermediario che ha inviato la tua dichiarazione, hai 90 giorni dall’avviso per pagare con multa ridotta.
2. Se si tratta di un controllo formale
   La regolarizzazione dei controlli formali va fatta entro 30 giorni dalla prima comunicazione. Si paga l’imposta, gli interessi e una multa ridotta a 2/3 di quella ordinaria. La multa è ridotta anche nel caso in cui l’ufficio corregga eventuali errori sulla base di segnalazioni/integrazioni fornite dal contribuente stesso: anche in questo caso la multa va pagata entro 30 giorni dalla prima comunicazione.

Se ritieni che sia stato fatto un errore puoi segnalarlo all’ufficio competente nel seguente modo:

• Se la comunicazione è dal controllo automatico:
  • Rivolgiti a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate per fornire prove di correttezza.
  • Se l’ufficio corregge parzialmente la comunicazione, il termine per la riduzione della sanzione è di 30 giorni dalla correzione.
  • Senza il pagamento entro 30 giorni, inizia la riscossione completa.

• Se la comunicazione è dal controllo formale:
  • Segnala i dati errati all’ufficio o tramite il servizio telematico “Civis”.
  • Usa “Civis” per inviare documenti richiesti.
  • Se non si ha accesso a “Civis”, contatta l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

“Civis” offre assistenza online tramite accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate, dove si possono trovare servizi di supporto e inviare documentazione necessaria

Le sanzioni per chi non è in regola possono variare a seconda della gravità e della ripetitività dell’infrazione:

• Sanzioni Amministrative: multe pecuniarie proporzionate alla violazione commessa.
• Interessi Moratori: pagamenti aggiuntivi in caso di ritardi nel versamento delle imposte.
• Pignoramenti e Sequestri: in casi estremi, l’Agenzia delle Entrate può procedere con misure coercitive sul patrimonio del contribuente.

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