Bonus Ristrutturazione 2024: tutte le regole

Se hai eseguito o stai eseguendo lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in un condominio o in un edificio, puoi beneficiare di una detrazione del 50% sull’IRPEF.

Questo bonus si applica alle spese che hai sostenuto tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, fino a un massimo di 96.000 euro.

La detrazione viene erogata in 10 rate annuali tutte uguali, applicando uno “sconto” all’IRPEF che devi versare ogni anno, per 10 anni.

Il bonus ristrutturazioni 2024 è disponibile per tutti i contribuenti che pagano le imposte sui redditi, sia residenti che non residenti in Italia.
Ecco chi ha diritto alla detrazione:

• proprietari o nudi proprietari di immobili
• usufruttuari
• inquilini o comodatari
• soci di cooperative divise e indivise
• soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e loro equiparati
• imprenditori individuali, solo per immobili non strumentali o merce e per le imprese
• familiari
• familiari conviventi di chi possiede l’immobile
• coniugi, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo
• coniugi separati a cui è stato assegnato l’immobile intestato all’altro coniuge
• conviventi non proprietari dell’immobile né titolari di contratto di comodato, solo per
• spese sostenute dal 1° gennaio 2016

Interventi sulle unità immobiliari residenziali:

• Manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia su singole unità residenziali di qualsiasi categoria catastale, incluse quelle rurali, e sulle loro pertinenze;
• Lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni degli edifici residenziali (condomini);
• Ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi, anche se al di fuori delle categorie precedenti, a condizione che sia dichiarato lo stato di emergenza.

Altri Lavori Ammessi:

• Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
• Eliminazione delle barriere architettoniche, incluse installazioni di ascensori;
• Realizzazione di strumenti tecnologici per favorire la mobilità di persone con handicap grave;
• Bonifica dall’amianto e lavori per evitare infortuni domestici;
• Adozione di misure anti-furto e prevenzione di atti illeciti;
• Cablatura degli edifici, controllo dell’inquinamento acustico, risparmio energetico, e sicurezza statica e antisismica;
• Sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori a gas moderni.

Ulteriori spese ammesse:

• progettazione, sopralluoghi, perizie e prestazioni professionali necessarie a svolgere l’intervento;
• messa in regole degli edifici;
• spese sostenute per l’acquisto di materiali;
• pagamenti di IVA, bolli, denunce, permessi, concessioni necessari alla prosecuzione dei lavori;
• Anche se esegui i lavori autonomamente hai diritto alla detrazione, ma soltanto per le spese di acquisto dei materiali.

Puoi ottenere la detrazione del 50% suddivisa in 10 rate annuali compilando la dichiarazione dei redditi, cioè il 730 o il Modello Redditi.

All’interno della dichiarazione dovrai inserire tutte le spese che hai sostenuto per le quali vuoi richiedere la detrazione (fino a un massimo, come abbiamo già visto, di 96.000 euro).

Affinché la tua richiesta venga presa in considerazione dovrai allegare scontrini, fatture e pagamenti che dimostrino che effettivamente hai sostenuto la spesa.

Ecco tutti i documenti che ti consigliamo di conservare:

Abilitazioni e Autorizzazioni:

• Eventuali abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (se di concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori).

Documenti Preliminari:

• Eventuale dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, con la data di inizio dei lavori e tipologia di intervento di ristrutturazione edilizia rientrante nel bonus.
• Domanda di accatastamento per immobili non censiti.
• Ricevuta di pagamento dell’IMU, se dovuta.

Approvazioni e Autorizzazioni Edilizie:

• Delibera di approvazione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi delle parti comuni negli edifici residenziali.
• Dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, solo in caso di lavori effettuati dal proprietario dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi.
• Eventuale comunicazione preventiva da inviare all’ASL con data di inizio dei lavori, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri.

Documenti Finanziari:

• Fatture e ricevute fiscali relative alle spese sostenute.
• Ricevute dei bonifici di pagamento.

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