- Prima del termine dell’invio telematico del Modello Redditi o del 730 Si parla, a tal proposito, di dichiarazione correttiva.
- Dopo il termine dell’invio telematico del Modello Redditi o del 730 Si parla, in questo caso, di dichiarazione integrativa.
Dichiarazione Integrativa 2023: Cos’è, Scadenze e Tipologie
Le tipologie della dichiarazione integrativa
Esistono due principali tipi di dichiarazione dei redditi integrativa:
- Dichiarazione integrativa a favore
- Dichiarazione integrativa a sfavore
- Dichiarazione integrativa a favore: quando a seguito dell’invio del nuovo modello dichiarativo, risulta un maggior credito o un minor debito.
- Dichiarazione integrativa a sfavore: quando a seguito dell’invio del nuovo modello dichiarativo, si evidenzia un debito maggiore (o un minor credito) nei confronti dell’Agenzia delle entrate.
La dichiarazione integrativa a favore
La dichiarazione integrativa dei redditi è detta a favore quando risultano oneri detraibili e deducibili inferiori rispetto a quelli reali e spettanti dal contribuente. In altre parole, il credito d’imposta è maggiore o l’imposta da versare è minore rispetto allo scenario del primo invio.
ESEMPIO
Modello 730 presentato dimenticando di allegare le ricevute fiscali relative alle prestazioni mediche.
A seguito dell’invio della dichiarazione integrativa dei redditi, il credito IRPEF risulta superiore. Da qui, il nome di dichiarazione dei redditi a favore.
La dichiarazione integrativa a sfavore
La dichiarazione dei redditi integrativa è detta a sfavore quando a seguito della rettifica dei redditi percepiti e delle detrazioni, il credito è minore o il debito d’imposta maggiore rispetto agli importi risultanti dalla prima dichiarazione.
ESEMPIO
Modello Redditi privo di redditi da locazione o con spese mediche in detrazione di competenza dell’anno successivo.
A seguito della dichiarazione dei redditi integrativa, in questi casi, le imposte da pagare saranno maggiori, rendendo di fatto a sfavore la dichiarazione.
Dichiarazione integrativa sanzioni: ecco i dettagli
In caso di presentazione della dichiarazione integrativa dei redditi sono previste delle sanzioni da versare, secondo quanto di seguito specificato.
- RETTIFICA A FAVORE del contribuente, allora non è soggetto a sanzioni. In questo caso, il credito risultante sarà utilizzato in modo diretto in compensazione o attraverso la richiesta di rimborso.
NOTA: Il rimborso è previsto solo per i casi di dichiarazione integrativa intrannuale, cioè quella presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione per l’anno successivo. - RETTIFICA A SFAVORE del contribuente, allora la sanzione è pari a 250 euro, ravvedibile a 1/9, ossia 27,50 euro. In ogni caso, l’omissione del pagamento degli importi delle imposte dovrà essere sanata attraverso il versamento delle suddette.
ATTENZIONE: il periodo a disposizione dell’Amministrazione finanziaria per verificare i versamenti e la posizione del contribuente, è molto lungo (fino a 8 anni dopo), è caldamente consigliato di conservare con attenzione e cura tutta la documentazione relativa ai pagamenti e alle dichiarazioni dei redditi. Solo in questo modo sarà, infatti, possibile dimostrare la buona fede e il corretto comportamento ai fini fiscali e contabili.
Ravvedimento operoso a seguito di dichiarazione integrativa dei redditi
Mediante l’opzione del ravvedimento operoso, è possibile sanare la propria posizione nei confronti del Fisco nel caso si abbia dei debiti. Nella seguente tabella specifichiamo nel dettaglio l’entità delle sanzioni applicabili.
Dichiarazione integrativa | Errori rilevabili in sede di applicazione degli articoli 36-bis e 36-ter del DPR n. 600/73 | Errori rilevabili in sede di accertamento (omessa e/o errata indicazione di redditi) |
---|---|---|
Sanzione | 30% | 90% |
Sanzione con ravvedimento entro il 90simo giorno successivo alla scadenza | 1,67% (riduzione di 1/9 del 15%) | 10,00% (riduzione di 1/9) |
Sanzione con ravvedimento entro la scadenza di invio della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione | 3,75% (riduzione di 1/8 del 30%) | 11,25% (riduzione di 1/8) |
Sanzione ridotta entro la scadenza di presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione | 4,29% (riduzione di 1/7 del 30%) | 12,86% (riduzione di 1/7) |
Sanzione ridotta entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo in cui è stata commessa la violazione | 5,00% (riduzione di 1/6 del 30%) | 15,00% (riduzione di 1/6) |
La dichiarazione integrativa dei redditi si deve presentare previa compilazione del Modello Redditi o, in certi casi, del Modello 730. Sul modulo è necessaria la spunta alla voce “integrativa” o “correttiva”. Sarà poi compito del CAF, del commercialista o di altro intermediario abilitato, provvedere all’invio della suddetta.
Dal 2016, i termini di scadenza per l’invio della dichiarazione integrativa dei redditi sono i seguenti:
- periodo d’imposta 2015 e precedenti: presentazione entro il 31 dicembre del 4° anno successivo a quello di invio del modello originario
- periodo d’imposta 2016 e successivi: presentazione entro il 31 dicembre del 5° anno successivo a quello di invio del modello originario.
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