Bonus 100 euro (trattamento integrativo): che cos’è e come ottenerlo?
Trattamento integrativo
Il trattamento integrativo è un importo riconosciuto, a partire dal 1° luglio 2020, ai lavoratori dipendenti e a coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
A partire dal 1° Gennaio 2021 l’importo è aumentato e può portare nelle tasche dei beneficiari fino a 1.200 euro netti all’anno.
A chi spetta?
Il trattamento integrativo ti spetta se:
- ricevi reddito di lavoro dipendente e assimilato
- hai un reddito complessivo annuo di importo pari o inferiore a 28.000 euro
- il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è superiore al valore di alcune detrazioni
Vediamo quali sono le condizioni una per una.
Reddito di lavoro dipendente e assimilati
Se rientri in una di queste categorie potresti ricevere il trattamento integrativo:
- lavoratori dipendenti
- soci di cooperative
- titolari di stage o borse di studio
- collaboratori occasionali
- lavoratori socialmente utili
- lavoratori che ricevono indennità di mobilità, cassa integrazione, Naspi
Sono dunque esclusi i lavoratori autonomi e i pensionati.
Reddito complessivo pari o inferiore a 28.000 euro
Il reddito complessivo, che i nostri esperti fiscali considerano per questa agevolazione, include i redditi da cedolare secca ma non comprende eventuali redditi da abitazione principale e relative pertinenze così come il TFR.
Per il 2022 bisognerà applicare la seguente distinzione:
Se il reddito complessivo è inferiore o pari a 15.000 euro: i nostri esperti fiscali verificheranno se il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è inferiore all’importo della sola detrazione da lavoro dipendente. Se questa condizione è soddisfatta, il trattamento integrativo è pari a 1.200 euro.
Se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma inferiore a 28.000 euro: i nostri esperti fiscali verificheranno se il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è inferiore all’importo della somma di alcune detrazioni. Nello specifico le detrazioni da lavoro dipendente, quelle per carichi di famiglia, per interessi su mutui, per le spese sanitarie e per le ristrutturazioni edilizie.
Se questa condizione è soddisfatta, i nostri esperti calcoleranno il valore del trattamento integrativo spettante, che non potrà comunque superare i 1.200 euro.
Importo imposta lorda
Per beneficiare del trattamento i nostri esperti fiscali dovranno dunque verificare:
- per i redditi complessivi fino a 15.000 euro che l’imposta lorda sia superiore all’importo delle detrazioni da lavoro dipendente.
- per i redditi complessivi tra 15.000 a 28.000 euro che l’imposta lorda sia inferiore all’importo della somma di detrazioni per lavoro dipendente, carichi di famiglia, interessi su mutui, spese sanitarie e ristrutturazioni edilizie.
Un esempio concreto può sicuramente essere d’aiuto:
Se il mio reddito complessivo annuo è compreso tra i 15.000 e i 28.000 € e la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 5.500 €, mi spetteranno 500 € di bonus Irpef. Invece, se la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 6.500 €, prenderò 1.200 € di bonus Irpef (1.200 € è l’importo massimo consentito) e non 1.500 €.
Come averlo?
Puoi scegliere 3 strade:
- richiedere al datore di lavoro l’applicazione del trattamento integrativo in busta paga → se ti spetta, il bonus ti verrà erogato in busta paga di mese in mese
- richiedere al datore la NON applicazione del trattamento integrativo → sarà poi calcolato in dichiarazione dei redditi se il trattamento integrativo ti spetta
- richiedere al datore l’applicazione del trattamento integrativo solo in sede di conguaglio → in questo caso l’azienda erogherà il trattamento a fine anno (dicembre)
Se hai ricevuto il trattamento integrativo durante l’anno, è preferibile verificare con i nostri esperti fiscali se l’importo che hai ricevuto era corretto.