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Bonus 100 euro (trattamento integrativo): che cos’è e come ottenerlo?

Scopriamo come funziona il Bonus 100 euro e a chi spetta. La manovra del Governo ha confermato anche per il 2023 il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi): 100 euro al mese in busta paga per i lavoratori dipendenti. Vediamo quali sono i requisiti richiesti per ottenerlo.
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Trattamento integrativo

Il trattamento integrativo è un importo riconosciuto, a partire dal 1° luglio 2020, ai lavoratori dipendenti e a coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. 

A partire dal 1° Gennaio 2021 l’importo è aumentato e può portare nelle tasche dei beneficiari fino a 1.200 euro netti all’anno.

A chi spetta?

Il trattamento integrativo ti spetta se:

  • ricevi reddito di lavoro dipendente e assimilato
  • hai un reddito complessivo annuo di importo pari o inferiore a 28.000 euro 
  • il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è superiore al valore di alcune detrazioni

Vediamo quali sono le condizioni una per una.

Reddito di lavoro dipendente e assimilati 

Se rientri in una di queste categorie potresti ricevere il trattamento integrativo:

  • lavoratori dipendenti
  • soci di cooperative
  • titolari di stage o borse di studio
  • collaboratori occasionali
  • lavoratori socialmente utili
  • lavoratori che ricevono indennità di mobilità, cassa integrazione, Naspi

Sono dunque esclusi i lavoratori autonomi e i pensionati.

Reddito complessivo pari o inferiore a 28.000 euro 

Il reddito complessivo, che i nostri esperti fiscali considerano per questa agevolazione, include i redditi da cedolare secca ma non comprende eventuali redditi da abitazione principale e relative pertinenze così come il TFR. 

Per il 2022 bisognerà applicare la seguente distinzione:

Se il reddito complessivo è inferiore o pari a 15.000 euro: i nostri esperti fiscali verificheranno se il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è inferiore all’importo della sola detrazione da lavoro dipendente. Se questa condizione è soddisfatta, il trattamento integrativo è pari a 1.200 euro.

Se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma inferiore a 28.000 euro: i nostri esperti fiscali verificheranno se il valore dell’imposta lorda calcolata nel 730 è inferiore all’importo della somma di alcune detrazioni. Nello specifico le detrazioni da lavoro dipendente, quelle per carichi di famiglia, per interessi su mutui, per le spese sanitarie e per le ristrutturazioni edilizie.
Se questa condizione è soddisfatta, i nostri esperti calcoleranno il valore del trattamento integrativo spettante, che non potrà comunque superare i 1.200 euro.

Importo imposta lorda

Per beneficiare del trattamento i nostri esperti fiscali dovranno dunque verificare:

  • per i redditi complessivi fino a 15.000 euro che l’imposta lorda sia superiore all’importo delle detrazioni da lavoro dipendente.
  • per i redditi complessivi tra 15.000 a 28.000 euro che l’imposta lorda sia inferiore all’importo della somma di detrazioni per lavoro dipendente, carichi di famiglia, interessi su mutui, spese sanitarie e ristrutturazioni edilizie. 

Un esempio concreto può sicuramente essere d’aiuto:
Se il mio reddito complessivo annuo è compreso tra i 15.000 e i 28.000 € e la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 5.500 €, mi spetteranno 500 € di bonus Irpef. Invece, se la mia imposta lorda è 5.000 € e le detrazioni ammontano a 6.500 €, prenderò 1.200 € di bonus Irpef (1.200 € è l’importo massimo consentito) e non 1.500 €.

Come averlo?

Puoi scegliere 3 strade: 

  • richiedere al datore di lavoro l’applicazione del trattamento integrativo in busta paga → se ti spetta, il bonus ti verrà erogato in busta paga di mese in mese
  • richiedere al datore la NON applicazione del trattamento integrativo → sarà poi calcolato in dichiarazione dei redditi se il trattamento integrativo ti spetta 
  • richiedere al datore l’applicazione del trattamento integrativo solo in sede di conguaglio → in questo caso l’azienda erogherà il trattamento a fine anno (dicembre)

Se hai ricevuto il trattamento integrativo durante l’anno, è preferibile verificare con i nostri esperti fiscali se l’importo che hai ricevuto era corretto.

Alice Bertolio
da Alice Bertolio
pubblicato il: 21.02.2024
aggiornato il: 21.03.2024

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