Irpef 2023: Come Funziona e si Calcola l’Imposta sul Reddito
Cos'è l'IRPEF in busta paga?
Se sei un lavoratore dipendente, avrai notato la presenza delle trattenute IRPEF direttamente in busta paga. Questo accade perché il tuo datore di lavoro agisce come sostituto d’imposta: si occupa, cioè, di trattenere l’IRPEF che devi pagare allo Stato e si impegna a versarla a tuo nome.
Il meccanismo non è semplice come sembra: per capire davvero come calcolare e applicare l’IRPEF bisogna acquisire dimestichezza con paroloni come aliquote, scaglioni, progressività dell’imposta, deduzioni, detrazioni, 730 online.
Ma andiamo con ordine!
Calcolo IRPEF 2023
L’IRPEF è un’imposta progressiva: questo significa che la somma da pagare aumenta all’aumentare del reddito.
Per calcolare l’IRPEF lorda bisogna innanzitutto conoscere il meccanismo degli scaglioni, ovvero delle fasce di reddito su cui si applicano le cosiddette aliquote di prelievo. Le aliquote sono percentuali che variano in base agli scaglioni e servono a calcolare l’importo dovuto allo Stato.
La Legge di Bilancio 2022 ha modificato, a partire dal 2022, la struttura dell’ IRPEF, riducendo da 5 a 4 gli scaglioni di reddito.
Questo è lo schema a cui fare riferimento per il 2023.
- da 0 a 15.000 euro: aliquota del 23%
- da 15.001 a 28.000 euro: aliquota del 25%
- da 28.001 a 50.000 euro: aliquota del 35%
- oltre 50.001 euro: aliquota del 43%
Il meccanismo di calcolo dell’IRPEF lorda diventa più facile da capire facendo un esempio con un reddito superiore a 15.000 euro.
Mettiamo il caso che un lavoratore dipendente guadagni 25.000 euro all’anno.
Per sapere a quanto ammonta l’IRPEF lorda, dovrò fare il conteggio in questo modo:
- sui primi 15.000 euro (corrispondenti al primo scaglione di reddito) applicherò l’aliquota del 23%. Otterrò quindi 3.450 euro;
- sui restanti 10.000 euro (25.000 euro – 15.000 euro) applicherò l’aliquota del 25%, cioè quella relativa al secondo scaglione. Otterrò 2.500 euro;
- l’IRPEF lorda ammonterà a 5.950 euro (3.450 euro + 2.500 euro).
Abbiamo messo a confronto il calcolo dell’IRPEF tra il 2021 e il 2022. Come vedi quasi tutte le fasce di reddito risparmieranno da un minimo di 100 € a un massimo di 970 € all’anno.
Come ridurre l’IRPEF lorda grazie alle detrazioni
L’importo dell’IRPEF lorda può essere ridotto attraverso le detrazioni. Queste vengono riconosciute per spese sostenute dal contribuente, oppure sono legate alla sua condizione, come quella di lavoro dipendente, di persona che ha familiari a carico e così via.
Alcune detrazioni sono fisse, mentre altre decrescono al crescere del reddito (più alto è il reddito, meno detrazioni ti spettano).
Tornando al nostro esempio: un lavoratore dipendente con reddito di 25.000 euro ha diritto ad una detrazione di 2.185,00 euro. Sottratta all’imposta lorda (5.950 euro), darà un’imposta netta di 3.765,00 euro.
Hai già la tua Certificazione Unica (o ex CUD) oppure ne hai più di una? Scopri se sei obbligato a fare la dichiarazione e di quali documenti hai bisogno e come richiederli per fare il 730.
Le deduzioni: cosa sono e come contribuiscono a farti risparmiare sull’IRPEF
Le deduzioni sono tutte quelle spese che vengono sottratte dal reddito annuale, contribuendo a ridurre la base imponibile. Se hai diritto a delle deduzioni, il reddito su cui viene calcolata l’IRPEF lorda si riduce: in questo modo, avrai uno “sconto” sull’imposta.
Ad esempio, se hai un reddito di 30.000 euro e ti spetta una deduzione di 1.000 euro, potrai calcolare l’IRPEF lorda su 29.000 euro.
Il Bonus Renzi è stato sostituito dal Trattamento integrativo in base al reddito fiscale lordo a partire da luglio 2020. Per il 2023, questa misura è rivolta a tutti i lavoratori dipendenti che hanno un reddito fiscale lordo fino a 15.000 euro e una imposta lorda pari o superiore alle detrazioni da lavoro dipendente; è possibile beneficiare di un aumento massimo pari a 100 euro in busta paga.
Il bonus spetta anche a coloro i quali hanno un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro. Per questi, tuttavia, è necessario un requisito aggiuntivo: l’ammontare di determinate detrazioni deve essere superiore all’imposta lorda.
Che cos’è la no-tax area
La no-tax area è quella soglia di reddito entro cui l’IRPEF dovuta è pari a zero. Non è stabilita dalla legge, ma risulta applicando una serie di detrazioni decrescenti al crescere del reddito.
Ogni categoria di contribuente ha la sua no-tax area: per i lavoratori dipendenti è pari a circa 8.174 euro.