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Ecobonus: come pagare meno imposte con il risparmio energetico

Alice Bertolio
28. Aprile 2023

L’Ecobonus è uno dei modi per risparmiare sull’Irpef: i lavoratori dipendenti possono infatti detrarre dall’imposta sul reddito una parte delle spese di riqualificazione energetica. Ma come funziona? Come si ottiene?

In altre parole, aumentare l’efficienza energetica di immobili ed edifici condominiali conviene due volte:

  • innanzitutto perché puoi arrivare a dimezzare i costi di elettricità e riscaldamento degli ambienti domestici e dell’acqua;
  • in secondo luogo, perché la legge di Bilancio 2022 ha prorogato la detrazione fiscale per chi effettua interventi finalizzati al risparmio energetico.
    Si potranno detrarre le opere in abitazioni private svolte fino al 31 dicembre 2023, e quelle presso immobili e aree comuni all’interno dei condomini realizzate fino al 2023.

In quest’articolo spiegheremo come funziona questo “sconto sulle tasse” previsto per chi fa la dichiarazione dei redditi. Con Taxfix, peraltro, fai il tuo 730 online in tutta comodità dal computer di casa o smartphone.

Risparmio energetico: quali spese sono detraibili?

Le spese per cui puoi usufruire delle agevolazioni fiscali sono numerose, ma le detrazioni vengono concesse solo per interventi eseguiti su unità immobiliari ed edifici già esistenti, di qualunque categoria catastale (anche rurali).

Le nuove costruzioni non potranno quindi beneficiare dell’Ecobonus.

Trovi l’elenco completo degli interventi detraibili in questa tabella.

Ad ogni tipologia di intervento corrisponde una certa aliquota (percentuale) di detrazione relativa alle spese sostenute nel 2022.

INTERVENTI DETRAIBILIALIQUOTA DETRAZIONE
Serramenti e infissi 50%
Schermature solari 50%
Caldaie a biomassa 50%
Caldaie a condensazione classe A 50%
Riqualificazione globale dell’edificio 65%
Caldaie a condensazione classe A+ con sistema di termoregolazione evoluto 65%
Generatori di aria calda a condensazione 65%
Pompe di calore 65%
Scaldacqua a PDC 65%
Coibentazione involucro 65%
Collettori solari 65%
Generatori ibridi 65%
Sistemi di building automation 65%
Microcogeneratori 65%
Interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% rispetto alla superficie disperdente 70%
Interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% rispetto alla superficie disperdente + qualità media dell’involucro 75%
Interventi su parti comuni dei condomini situati in zone sismiche: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% rispetto alla superficie disperdente + riduzione di 1 classe di rischio sismico 80%
Interventi su parti comuni dei condomini situati in zone sismiche: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% rispetto alla superficie disperdente + riduzione di 2 o più classi di rischio sismico 85%

Gli interventi per cui puoi richiedere l’Ecobonus sono soggetti a dei limiti massimi di spesa.

Ciò significa che puoi applicare le aliquote di detrazione su un massimo di:

  • 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
  • 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia);
  • 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • 136.000 euro se gli interventi sono effettuati in zone sismiche.

Come ottenere le detrazioni per il risparmio energetico?

Per poter richiedere l’Ecobonus e usufruire delle detrazioni fiscali devi avere 3 accorgimenti.

1. Produci e conserva la documentazione giusta

Ecco i documenti di cui dovrai essere in possesso:

  • dichiarazione di un tecnico abilitato o del direttore dei lavori per dimostrare la conformità dell’intervento realizzato ai requisiti tecnici richiesti;
  • scheda informativa sugli interventi realizzati;
  • attestato di prestazione energetica (APE), che serve ad acquisire i dati sull’efficienza energetica dell’edificio; l’APE è prodotto a fine lavori e non è richiesto per:
  • la sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (dal 1° gennaio 2008)
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione (dal 15 agosto 2009)
  • l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari
  • l’installazione di impianti di climatizzazione dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, se le detrazioni sono richieste per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (comma 347 della legge 296/2006)
  • l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali.

2. Effettua il pagamento con bonifico bancario o postale

Fai attenzione ad utilizzare il bonifico specifico per la riqualificazione energetica (bonifico “parlante” con riferimenti normativi della detrazione), e ricorda di indicare sempre:

  • la causale del versamento;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione (ovvero della persona che ha sostenuto la spesa);
  • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è stato eseguito il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

3. Invia la comunicazione all’ENEA

Entro 90 giorni dal termine dei lavori dovrai trasmettere all’ENEA (Agenzia nazionale per l’efficienza energetica) la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE).

Questi documenti dovranno essere inviati in modalità telematica (email o PEC).

IMPORTANTE: la detrazione fiscale andrà “spalmata” su 10 anni, quindi dovrai dividere l’importo detraibile in 10 rate di uguale entità, da recuperare attraverso la dichiarazione dei redditi.

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