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RLI WEB: Accesso, Proroga e Risoluzione Contratti Locazione

Da maggio 2019 è obbligatoria le registrazione dei contratti d’affitto mediante il modello RLI web. Una soluzione telematica che agevola le parti nella gestione burocratica delle locazioni evitando la presentazione presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.

A seguito del provvedimento datato 19 marzo 2019, dal 20 maggio di quest’anno, l’impiego del modulo RLI web per i contratti di locazione è obbligatorio. È la stessa Agenzia delle Entrate a precisare che chi fosse interessato a registrare un contratto d’affitto o a optare per la cedolare secca, può gestire il tutto direttamente online grazie al modello RLI web.
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Che cosa è il modello RLI?

RLI è l’acronimo di Registrazione Locazioni Immobili e il relativo modulo è il mezzo tramite cui è possibile registrare direttamente online uno o più contratti di locazione, comunicare eventuali proroghe, cessioni o risoluzioni, confermare di voler esercitare o revocare l’opzione della cedolare secca.

La procedura da seguire è molto semplice, non necessita dell’installazione di alcun software, e può essere eseguita direttamente a casa propria. Oltre alla compilazione del modello RLI web, occorre avere a disposizione la copia del contratto in formato PDF, TIF o TFF. Questo file, infatti, dovrà essere allegato durante la procedura telematica.

Approfondimento: Cedolare Secca Affitti Brevi: Imposte e Regole Fiscali Airbnb

La copia del contratto non è richiesta nelle seguenti situazioni:

  • Locazione di tipo abitativo
  • Stipula del contratto tra persone fisiche che non operano nell’esercizio di impresa, arte o professione
  • Numero di conduttori e locatori non superiore a 3
  • Oggetto del contratto un’unità abitativa e non più di 3 pertinenze
  • Censimento obbligatorio con attribuzione di rendita
  • Contratto di mero rapporto di locazione, senza alcuna altra pattuizione

 

ATTENZIONE: la registrazione per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’arco dell’anno non è obbligatoria.

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Il nuovo modulo RLI web 2019

L’obbligatorietà dell’uso del modello RLI web ha avuto inizio il 20 maggio 2019. Prima di tale data, c’è stato un periodo transitorio durante il quale era possibile usare indistintamente la precedente e l’attuale modulistica.

L’introduzione del nuovo modello RLI web è stata ufficializzata da un provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate in data 19 marzo 2019. Il suddetto modello aggiornato per la registrazione e le successive azioni dei contratti di locazione, è stato realizzato appositamente per permettere di esercitare l’opzione della cedolare secca anche per l’affitto di locali commerciali e negozi. Prima del cambiamento, l’adesione alla tassazione sostitutiva del 21% era eseguibile esclusivamente presentandosi fisicamente presso gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.

RLI web accesso: come avviene la registrazione online

Al fine di usufruire dei servizi telematici per la registrazione dei contratti di affitto, è necessario procedere con il RLI web accesso. Occorre entrare nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate ed effettuare, tramite credenziali e PIN dispositivo o SPID, l’accesso all’area riservata dei Servizi telematici. Nello specifico, si utilizzerà il servizio Fisconline o Entratel. Scorrendo il menù laterale, si dovrà poi cliccare sulla voce “Registrare contratti di locazione” e seguire la procedura guidata di registrazione.

RLI web proroga

Oltre alla registrazione del contratto di locazione, esiste il servizio RLI web proroga. Quest’ultimo permette di certificare l’intenzione da ambo le parti di procedere con il prolungamento della durata del contratto di locazione. Il periodo aggiuntivo deve per obbligo di legge essere comunicato all’Agenzia delle Entrate tramite la compilazione del RLI web proroga.

L’imposta da versare per la registrazione della proroga contrattuale può essere corrisposta per tutto il periodo della proroga stessa o per la singola annualità. In ogni caso, il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto.

Modello RLI web risoluzione del contratto

Nel caso in cui il rapporto tra le parti fosse interrotto in un periodo precedente la naturale scadenza, si può parlare di risoluzione del contratto d’affitto. Anche in questo caso, per obbligo di legge occorre versare l’imposta dovuta. Quest’ultima è una quota fissa pari a 67 euro e il pagamento deve essere assolto entro 30 giorni dalla data di risoluzione contrattuale. La soluzione più veloce per comunicare ufficialmente la risoluzione del contratto e pagare l’imposta è l’impiego del modello RLI web risoluzione.

NOTA BENE: il versamento dell’imposta di registro per la risoluzione del contratto non è richiesto nel caso in cui tutti i locatori hanno scelto di aderire al regime della cedolare secca. Se anche solo un locatore non ha optato per l’opzione della cedolare secca, allora l’imposta di registro è obbligatoria.

RLI web subentro e cessione

Può capitare che durante la durata del contratto di locazione, il locatore o il conduttore sia sostituito da un nuovo soggetto. Il suddetto accordo, a tal proposito, può prevedere o meno un corrispettivo. Ed è questo aspetto a determinare la quota da versare relativa all’imposta di registro. Più nello specifico:

a) Se l’accordo è senza corrispettivo, allora l’imposta di registro è pari a 67 euro;

b) Se l’accordo è con corrispettivo, allora l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito, ma comunque in misura uguale o maggiore a 67 euro.

Anche in questo caso, il versamento della tassa deve essere corrisposto entro 30 giorni dall’evento. La compilazione e l’invio telematico del modello RLI web subentro è la soluzione migliore e più veloce poiché non richiede la consegna di persona della documentazione.

NOTA BENE: si parla di subentro (e non cessione) quando la modifica di una delle parti protagoniste del contratto d’affitto, è dovuta a eventi estranei alla volontà del locatore e del conduttore. Ne sono un esempio la morte del locatore, la separazione giudiziale, l’alienazione a terzi dell’immobile oggetto del contratto, etc. Se si verifica uno di questi casi, l’imposta di registro non è dovuta.

Modello RLI web e cedolare secca

La sezione del Quadro D del modulo RLI web è fondamentale per la registrazione dei contratti d’affitto di uso abitativo e commerciale di categoria catastale C1. In entrambi i casi, è possibile esercitare l’opzione della cedolare secca.
Nella suddetta area bisogna indicare il numero d’ordine del locatore e dell’immobile, la quota di possesso e crocettare la casella SI se si vuole aderire al regime della cedolare secca. A ogni rigo corrisponde uno e un solo proprietario dell’immobile (locatore). Se i proprietari sono in numero maggiore, sarà necessario compilare il corrispondente numero di righi.

L’adesione al regime della cedolare secca può essere scelta in fase di registrazione del contratto o, in alternativa, in caso di proroga o annualità successiva (entro la scadenza del pagamento dell’imposta di registro).

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Alice Bertolio
da Alice Bertolio
pubblicato il: 22.03.2024
aggiornato il: 22.03.2024

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