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Detrazioni Affitto Studenti Fuori Sede: Requisiti

Sapevi che la detrazione sui contratti di locazione per gli studenti universitari è stata estesa al 2023? In altre parole, se nel 2022 hai pagato l’affitto in quanto studente lavoratore fuorisede (o per uno studente fuorisede a tuo carico) potrai ottenere un’agevolazione fiscale e sottrarre dall’Irpef parte della spesa sostenuta durante l’anno. Trovi tutte le informazioni in questa guida.
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Quali requisiti servono per la detrazione affitto studenti?

Per ottenere la detrazione vanno rispettati alcuni requisiti riguardo:

  • il Comune in cui si trova l’Università
  • la distanza tra il suddetto Comune e la residenza dello studente
  • la tipologia di Università frequentata.

Approfondiamo i primi due, che hanno a che fare con l’ubicazione geografica dell’istituto.

La detrazione spetta solo per gli studenti che frequentano l’Università in un Comune diverso da quello di residenza e abitano fuorisede. La Provincia può essere anche la stessa, a patto che l’Università si trovi ad una distanza minima di:

  • 100 chilometri dall’indirizzo di residenza dello studente

La distanza da considerare deve essere la più breve percorribile tramite una qualsiasi delle vie di comunicazione (ad esempio quella stradale o ferroviaria) tra il Comune di residenza dello studente e quello in cui ha sede l’Università: si ha quindi diritto alla detrazione se il collegamento più breve con l’Università attraverso una di queste vie risulta pari o superiore alla distanza minima prevista dalla legge.

Se nel Comune di residenza dello studente non è presente una linea ferroviaria, la distanza si può calcolare sommando il percorso ferroviario e quello stradale per raggiungere l’Università, considerando sempre il collegamento più breve possibile su entrambe le tratte.

Può beneficiare della detrazione dell’affitto anche chi studia presso un’Università all’estero, a patto che questa:

  • si trovi in uno degli Stati dell’Unione europea o in uno di quelli aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo;
  • rientri tra gli istituti previsti dalla norma, e cioè tra gli “enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative”.

Passiamo ora al corso di studi.

L’unico vincolo, in questo caso, è che lo studente sia iscritto ad un corso di laurea, di qualsiasi area disciplinare. L’Università può essere, indifferentemente, pubblica o privata.

Nota bene: NON sono previste detrazioni se il contratto di affitto è stato stipulato per la frequenza di corsi post-laurea come master, dottorati di ricerca o corsi di specializzazione.

Alla detrazione possono accedere anche gli iscritti a:

  • istituti tecnici superiori (I.T.S.), secondo il parere del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ne assimila le spese di frequenza a quelle sostenute per i corsi universitari
  • nuovi corsi istituiti ai sensi del DPR n. 212 del 2005 presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati (vedi la Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 13.05.2011 n. 20, risposta 5.3).

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A quanto ammonta la detrazione affitto studenti?

Se durante l’anno d’imposta (in questo caso, durante il 2022) hai pagato il canone di locazione di un alloggio da universitario fuorisede che rispetta i requisiti sopra descritti, puoi richiedere una detrazione dall’Irpef pari al 19% dell’importo.

Per legge, l’importo massimo del canone su cui puoi calcolare la detrazione è di 2.633 all’anno; di conseguenza, puoi risparmiare fino ad un massimo di 500 euro.

Infatti:

2.633 € x 0,19 = 500,27 €

Quali spese rientrano nella detrazione?

La risposta a questa domanda è fondamentale per specificare l’importo corretto nel Modello 730.

Innanzitutto, la spesa detraibile è limitata al canone di una delle seguenti tipologie di contratto:

  • contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge n. 431 del 1998, e cioè quelli registrati per l’uso abitativo di unità immobiliari, compresi quelli di locazione a uso transitorio o relativi a un posto letto singolo redatti in conformità alla legge (non occorre stipulare un contratto specifico per studenti)
  • contratti di ospitalità e atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.

Importante: per i contratti di sublocazione non sono previste detrazioni.

Al contrario, non potrai portare in detrazione:

  • il deposito cauzionale
  • le spese condominiali
  • le spese di luce, riscaldamento o altre utenze comprese nell’affitto (che dovranno eventualmente essere scorporate)
  • la provvigione dell’agenzia immobiliare o di altri intermediari.

Se il contratto di ospitalità include prestazioni come la pulizia della camera e i pasti senza prevedere per esse un corrispettivo specifico, potrai detrarre dall’Irpef l’importo complessivo; se invece queste stesse vengono addebitate separatamente, rimangono escluse dall’agevolazione (come il resto delle spese accessorie elencate sopra).

E se il contratto di locazione è cointestato a più soggetti?

In questo caso puoi detrarre solo la quota del canone effettivamente pagata, sempre entro il limite massimo di 2.633 euro.

Come pagare per richiedere la detrazione affitto studenti

Dal 1° gennaio 2020 la maggior parte delle spese detraibili al 19% è soggetta all’obbligo di tracciabilità.

Per poter detrarre il canone di locazione, dovrai effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale, oppure attraverso uno degli altri sistemi tracciabili previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 241/97.

Sono ammessi, ad esempio:

  • le carte di debito e di credito e le prepagate
  • gli assegni bancari e circolari.

Se paghi il canone in contanti, non potrai accedere al beneficio.

Detrazione affitto studenti: possono richiederla anche i genitori e altri familiari?

Sì, qualora a pagare l’affitto non sia lo studente stesso ma un familiare di cui è fiscalmente a carico (genitore o altri soggetti individuati dall’art. 12, comma 2 del TUIR).

Se ad essere a carico sono due figli universitari, titolari di due diversi contratti di locazione, ciascuno dei genitori può fruire della detrazione su un importo massimo di 2.633 euro a testa.

Documenti necessari per detrarre l’affitto degli studenti universitari con il 730

Se vuoi richiedere la detrazione dell’affitto pagato da o per studenti universitari fuori sede, ricorda di conservare i seguenti documenti in modo da poterli esibire in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate:

  • copia del contratto di locazione registrato, stipulato ai sensi della legge n. 431 del 1998 (o del contratto di ospitalità o assegnazione in godimento)
  • ricevute del pagamento dei canoni di locazione
  • autocertificazione con cui si attesta di essere studente universitario e di rispettare i requisiti previsti dalla legge.

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Marina Fornasier
da Marina Fornasier
pubblicato il: 20.03.2024
aggiornato il: 20.03.2024

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